Sulla scena di una Mantova deliziosamente provinciale, i rapporto conflittuale di una giornalista iperattiva con la figlia bulimica, ritratto come tessera di un mosaico in rosa. Roba da donne è anche la cronaca ironica e disincantata della vita di un gruppo di ex sessantottine che varcati i cinquant’anni si trovano a far bilanci che non quadrano, ancora impegnate a cimentarsi tra pubblico e privato, tra vocazioni mutilate e scelte costrette o parziali. Una sorta di breviario di un’età ricca e luminosa di dolori, amori, slanci, dubbi, illusioni mai spente e speranze.