Lidia Ravera in poche pagine analizza la personalità contrastante delle due protagoniste e ci fornisce un ritratto delle donne molto più tagliente e imbarazzante di tante interviste “recitate”. La letteratura spesso fa questo scherzo: ci obbliga a guardare davvero quello che non vogliamo vedere.
Piera ha diciannove anni e sogni concreti di ragazza. A volte, fatica a capire gli occhi di sua madre. O la spigolosa intransigenza di Daniele, il ragazzo che ama. A volte, non sa che cosa domandare al futuro. Ma adesso Piera ha deciso. Si presenta a un provino televisivo. Appena si accende la luce della telecamera, incomincia a tremare. A rassicurarla, col cinismo gentile di chi la sa lunga, c’è Glenda. Che per mestiere sceglie facce e storie, recita i sentimenti. Fa la presentatrice. Hai il volto di chi non si rassegna, ma forse ha smesso di crederci. Alla vita, e a tutto.
Dentro un autunno romano di piogge sottili, l’esistenza di Piera, quella di Glenda e di Daniele prendono direzioni inattese.