A Casa di Lucia | BIOGRAFIA DEL FIGLIO CAMBIATO
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BIOGRAFIA DEL FIGLIO CAMBIATO

La vita di Pirandello raccontata da Camilleri: da leggere!

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Il romanzo s’incentra sul conflitto tra Pirandello e il padre Stefano, da cui egli si sente tanto diverso per il modo di vivere e concepire la vita, da fargli pensare che anche a lui sia accaduto quello che allora capitava abbastanza frequentemente: di essere stato cioè cambiato nella culla dalla levatrice ed allevato da una famiglia che non era quella di origine: a lui cioè sarebbe capitato proprio quello che una ragazza, Maria Stella, che abitava con la sua famiglia, gli aveva raccontato da bambino.

Un altro motivo per considerarsi un “figlio cambiato”, è il fatto che Pirandello pensa di essere nato in un non-luogo, in un posto che non esiste: quindi egli è stato “cambiato” anche nel luogo della nascita. Questo era accaduto perché nell’imminenza del parto che doveva avvenire a Porto Empedocle, per un’epidemia di colera che stava colpendo la Sicilia, il padre Stefano aveva deciso di trasferire la famiglia in un’isolata tenuta di campagna per evitare il contatto con la pestilenza.

Il luogo scelto, al confine con la città di Girgenti, era un folto bosco che si chiamava Càvusu, cioè calzone in dialetto, per il fatto che in quel punto un fiume da tempo essiccato si divideva in due tronconi così da assumere la forma di un paio di pantaloni.

Andrea Camilleri scrive: “Ho voluto raccontare la biografia di Pirandello da un angolo visuale molto personale, incentrato soprattutto sul rapporto tra lo scrittore e il padre Stefano. Il loro fu un rapporto molto drammatico. A un certo momento Pirandello definì il padre “l’uomo di cui solo anagraficamente portò il nome'”. 

“Nulla apre gli occhi della memoria come una canzone.” (Andrea Camilleri)

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