
10 Apr Donne e Libri: Intervista ad Assunta Aulicino
“Vola solo chi osa farlo” Louis Sepulveda
Le donne che si occupano dell’immenso vasto e affascinante mondo dei libri con dedizione, cura, fantasia, portando avanti sogni propri e non, sono tantissime. Oltre le scrittrici, le editor, le book blogger, le libraie, le traduttrici, c’è una marea, forte, impetuosa, instancabile come il mare, che si occupa delle Associazioni culturali: dalle volontarie per qualche ora, a chi le gestisce come un lavoro a tempo pieno, a chi le ha fondate e dedicate a persone speciali.
Nel giorno del compleanno di Lucia, approfondiamo con la presidente Assunta Aulicino la nostra Associazione A Casa di Lucia, dagli inizi del sogno, alla Biblioteca e in attesa di nuovi progetti.
Quando hai capito che il tuo sogno/progetto A Casa di Lucia, sarebbe divenuto realtà?
Sono da sempre una grande sognatrice, un bel po’ testarda e tenace ma nel progetto di “A casa di Lucia” c’è il cuore, l’amore eterno che non tramonta mai: quello di una figlia per la propria mamma. Questo sogno è nato da un dolore; è proprio vero che la sofferenza genera coraggio e speranza ed in me è sbocciato pian pianino un bisogno, la necessità di continuare un percorso di vita “a distanza”, nato tra le mura di una casa sempre aperta all’accoglienza e all’ospitalità, con tanti libri e fiabe per sognare, fornelli sempre accesi e grembiuli allacciati, il desiderio di viaggiare con la mente e la fantasia o realisticamente, il piacere di conoscere nuova gente e avere tanti amici. Ecco nascere “A casa di Lucia”.
Mi piace credere nelle persone! Come tutti ho avuto tante delusioni, alcune anche molto dolorose, ma non si può creare amore, condivisione, speranza in un mondo migliore senza rischiare. “A casa di Lucia” vuole essere un luogo di incontro, dialogo, confronto; un punto di riferimento, un sorriso e una mano sempre tesa affinché si possa creare una Grande Famiglia. Per questo ho iniziato condividendo quest’ idea innanzitutto con mio marito Marco, che è il mio supporter più grande, poi con un gruppo di amiche, ed oggi finalmente anche con le mie figlie Assia Lucia e Larissa che mi spronano a realizzare grandi cose. In questi primi tre anni associativi c’è chi ci ha creduto di più, chi meno, ma ognuno ha dato ciò che poteva e il suo contributo è stato importante per la crescita del progetto. Soprattutto chi ha seminato tempesta ci ha aiutato ad issare le vele e insegnato come mantenere e raddrizzare la rotta.
Da poco con oltre 6.000 libri “A casa di Lucia” è anche Biblioteca.
La Biblioteca è l’anima di “A casa di Lucia”, tutto nasce e parte da un libro: un’idea, una nuova attività, un altro percorso. Oggi finalmente, dopo tanto lavoro e qualche falsa illusione, è stata riconosciuta dal Sistema Bibliotecario Nazionale e nei prossimi mesi ci saranno tante novità e un bel carico di lavoro per il Team.
Qual è la difficoltà maggiore che incontri con le attività dell’Associazione?
Questa domanda mi porta a fare introspezione. Nel tempo, grazie alla mia professione ma anche e soprattutto al mio cammino formativo di crescita personale, ho capito che quando qualcosa non va come vorrei, non è colpa degli altri, ma piuttosto devo fermarmi ad esaminare me stessa e i vari punti per capire le criticità. Anatole France, premio Nobel per la letteratura nel 1921, affermava: “Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere.” E oggi si fa tanta fatica a trasmettere alla propria squadra questo concetto in cui io credo fermamente. Più volte mi è stato detto “sei troppo sognatrice o visionaria” oppure “resta con i piedi per terra”, ma io sono come il gabbiano Jonathan Livingstone di Richard Bach: “Più alto vola il gabbiano, e più vede lontano“.
Condivido con fermezza e determinazione questi concetti con chi mi affianca in questo cammino.
Qual è invece la soddisfazione maggiore?
Noi amiamo fare cultura a 360° e per questo proponiamo un ventaglio molto ampio di attività: da quelle più letterarie, a quelle esperienziali. Perché per noi conta, è fondamentale, il messaggio che lasciamo o lanciamo agli altri attraverso ogni nostro evento o attività. La soddisfazione più grande sono i nostri associati, che ci motivano a fare sempre di più. Vederli ritornare, partecipare attivamente, è la più grande gratificazione a tanto lavoro. Ma la mia felicità, il mio orgoglio, è chi ha deciso di credere in me, in questa “folle” sognatrice, e lavora ogni giorno a stretto braccio con me, anche a distanza di chilometri, per migliorare progetti in essere e idearne nuovi. Siamo davvero una bella squadra!
Cosa consigli a chi oggi vuole fondare un’Associazione culturale ed il primo passo che secondo te, deve fare?
Il primo passo? Cominciare! Anche da soli, perché le persone giuste si incontreranno strada facendo. Credere in ciò che si vuole realizzare, restare focalizzati tutti i giorni, perseverare e mai mollare, ricordando sempre che il successo arriva sempre dopo tanti tentativi o fallimenti. Edison falli 10.000 volte prima di inventare la lampadina.
Un libro che ci consigli?
Complicato: la lettura è personale. Io amo leggere di tutto, rinuncio solo agli horror e sono molto versatile. E poi sono i libri che scelgono noi! Tuttavia, oltre ad invitare tutti a leggere i classici, consiglio anche qualche libro motivazionale che ci aiuta a fare introspezione, ad accrescere la nostra autostima e ci invoglia a realizzare i nostri sogni. Sognate in grande, non abbiate paura!
A chi dedichi la Donna che sei oggi?
In prima battuta rispondo: “A mia mamma”, lei mi ha trasmesso i più bei valori etici: educazione, rispetto, accoglienza, solidarietà e condivisione. Poi riflettendo rispondo: “A me stessa!”, perché ho avuto il coraggio di abbattere tanti tabù, paure, barriere, ho alimentato negli anni il mio cuore e la mia anima solo con l’amore, il perdono, la speranza, la gentilezza, anche se avessi potuto dare spazio a rancore, odio, amarezza. Il dolore e le delusioni mi hanno resa più forte e determinata. Oggi sono orgogliosa di me perché le mie fragilità sono la mia ricchezza interiore e ho già collezionato tanti bei sogni ma sono solo all’ inizio: ho ancora tanto da imparare, affrontare e realizzare.
Ringraziamo Assunta Aulicino per averci aperto le porte di “A casa di Lucia” e della sua vita, mostrandoci come dall’amore nasca altro amore: dall’amore di una madre l’amore per la cultura, un seme che è cresciuto e che l’associazione è pronto a piantare e coltivare in tutte le persone che vorranno farne parte.