
29 Mar MARION JOE CARSTAIRS: la “River Girl”
Marion Barbara Castairs nacque a Londra il primo febbraio del 1900 da Frances Evelyn Bostwick, erede della “Standard oil”, e da un non identificato padre, in quanto la madre bellissima e dipendente da alcol e droghe collezionò una gran quantità di amanti. Con questa situazione familiare, Marion non sviluppò alcuna stima per gli uomini che si alternavano accanto alla madre e non sopportava quest’ultima con la quale era in perenne contrasto. L’unico familiare che amava e rispettava era la nonna Nellie Bostwick della quale disse :
“Era dura, una tipa tosta, voleva tutto come diceva lei ed era una donna meravigliosa, aveva un grande potere”.
Grazie alla nonna, Marion si trasferì a Parigi e, appena sedicenne, entrò nella Croce Rossa americana per guidare le ambulanze durante la prima guerra mondiale e lì conobbe Dolly Wilde, nipote del celebre scrittore, che divenne la sua prima amante.
La notizia arrivò presto alle orecchie della madre, che minacciò di diseredarla se non smetteva con i suoi amori saffici sposandosi. Per non perdere l’eredità, Marion, combinò il matrimonio con un suo amico d’infanzia, il conte Jacques de Pret. Fu un vero contratto: al marito andò metà della dote e Marion riuscì a sganciarsi dall’ingombrante Frances. Inutile dire che poco tempo dopo il matrimonio fu annullato per “mancata consumazione”.
Nel 1920 Marion fece il suo ingresso ufficiale nel mondo degli affari fondando a Londra l’ X Garage, un servizio di auto noleggio con autiste e meccaniche tutte donne, molte delle quali erano sue ex colleghe della Croce Rossa e anche amanti. L’X Garage ebbe un enorme successo, le sue auto portavano i ricchi londinesi in gita fuori Londra arrivando fino in Belgio e Francia. Nonostante il grande risultato, cinque anni dopo Marion “Joe” chiuse l’ X Garage e si dedicò alla sua vera grande passione: le barche.
Avendo ricevuto la sua parte d’eredità alla morte della nonna e della madre, Marion era in possesso di una grande quantità di denaro e iniziò a commissionare motoscafi velocissimi, con i quali partecipò alle più importanti gare del mondo vincendo quasi sempre. Marion divenne la “river girl”, la più veloce di tutti: quando c’era lei in acqua quasi mai gli altri avevano speranza di vincere, a meno che Marion “river girl” non avesse un incidente.
Dopo aver vinto quasi tutto e, secondo alcuni, per problemi fiscali, Marion “Joe” abbandonò le gare e si trasferì su un’isola della Bahamas, Whale Cay. Se ne innamorò talmente che la comprò per la, allora, modica cifra di 40.000 dollari. In poco tempo Marion modernizzò l’isola facendo costruire strade, un negozio, un faro, una chiesa e una scuola. Per gli abitanti di Whale Cay lei diventò “il boss”.
L’isola divenne meta di facoltosi turisti tra cui i duchi di Windsor e famose attrici tra cui Talullah Bankhead e Marlene Dietrich, che divennero sue amanti. Ma gli ospiti dell’isola dovevano essere rigorosamente invitati da lei: non era raro, infatti, che accogliesse turisti indesiderati sulla spiaggia con tanto di fucile spianato e li rinchiudesse per una notte nel faro per cacciarli il mattino dopo.
Per quanto potesse infastidire i benpensanti del tempo, la Castairs fu una donna generosa e una grande patriota nonché “allegra, disinteressata, imperiosa e impermeabile al giudizio della società”, come si legge in una sua biografia di Kate Summerscale.
Durante la seconda guerra mondiale mise le sue navi a disposizione delle marine Statunitense e Britanniche e non esitò a porsi lei stessa a capo di una spedizione di salvataggio: a bordo di una goletta, con le luci spente per sfuggire agli U-Boot tedeschi, raggiunse e salvò 47 marinai americani alla deriva da trenta giorni vicino a Nassau.
Marion fu il “boss” di Whale Cay per quarant’anni poi, nel 1975, vendette l’isola, che è tutt’oggi privata, per trasferirsi in Florida dove morì nel 1993.
(fonte immagine: www.therake.com)