
12 Mar ON THE ROAD Jack Kerouac
“On the Road” di Jack Kerouac è un romanzo che ha catturato l’immaginazione di generazioni di lettori, diventando un simbolo della Beat Generation e un’icona della letteratura americana. Pubblicato nel 1957, il libro racconta le avventure di Sal Paradise e Dean Moriarty, due amici che intraprendono un viaggio attraverso gli Stati Uniti alla ricerca di libertà, esperienze e significato.
Il romanzo è un’ode alla libertà e all’avventura. Sal e Dean sono spiriti liberi, che rifiutano le convenzioni sociali e cercano di vivere la vita al massimo. Il loro viaggio è un’esplorazione non solo del paesaggio americano, ma anche delle loro anime. Kerouac descrive i paesaggi, le città e le persone che incontrano lungo la strada, creando un’immagine indimenticabile dell’America degli anni ’40 e ’50.
Come è successo in tanti altri casi “On the Road” è stato un romanzo controverso al momento della sua pubblicazione. Alcuni critici lo hanno elogiato per la sua originalità e la sua capacità di catturare lo spirito di un’epoca, mentre altri lo hanno criticato per la sua mancanza di struttura e la sua rappresentazione di comportamenti considerati immorali. Nonostante le controversie, “On the Road” è diventato un classico della letteratura americana e ha influenzato generazioni di scrittori, musicisti e artisti. Il romanzo continua a essere letto e apprezzato per la sua energia, la sua passione e la sua celebrazione della libertà.
Sicuramente è un libro che invita a esplorare il mondo e a vivere la vita al massimo cogliendo tutte le opportunità che si presentano. In tutta onestà a me non è piaciuto particolarmente: vuoi perché i due protagonisti vivono alla giornata senza rispetto per le leggi, in modo autodistruttivo ed edonistico; vuoi perché non ci sono figure femminili di rilievo (e quando appaiono sono solo degli oggetti di desiderio da parte dei protagonisti); vuoi perché ho individuato tante divagazioni inutili. Forse anche a causa di aspettative troppo alte, ma non mi ha colpito nè l’ho trovato avvincente, anzi direi piuttosto dispersivo e confuso. Penso inoltre che i personaggi manchino di profondità, che non siano delineati bene dal punto di vista introspettivo: insomma, che manchino di spessore.
Detto questo “On the Road“, secondo me, è comunque un romanzo da leggere per quello che ha significato e per l’influenza che ha avuto nella letteratura, ma anche perché ci permette uno sguardo sul periodo storico in cui è stato scritto. E credo che questi siano i motivi che dovrebbero spingere una persona a leggere questo libro più che per la storia raccontata.
Ripercorriamo il sogno americano del libro con un viaggio coast to coast da non perdere:
https://www.acasadilucia.org/2023/11/13/il-sogno-americano-un-viaggio-lungo-migliaia-di-chilometri