A Casa di Lucia | GENNAIO E LE POESIE DEDICATE ALL’INVERNO
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GENNAIO E LE POESIE DEDICATE ALL’INVERNO

Gennaio, primo mese dell’anno: il suo nome deriva da Giano, dio bifronte che conosceva il passato e guardava al futuro.

Questo è anche il primo vero mese invernale con le sue gelide temperature, il ghiaccio notturno, la neve che cade frusciando lievemente portando con sé il profumo di freddo lustro.

È il mese in cui si desidera stare con gli amici in allegra compagnia o vicino a un caldo focolare, lasciando fuori il freddo e la neve.

Gennaio è anche il mese in cui un pezzetto di prato verde ci fa pensare alle fragili primule e, mentre aspettiamo con fiducia che i semi adesso dormienti nei campi ci diano i germogli a primavera, nelle giornate di cielo azzurro nonostante il freddo intenso ci par di sentire il profumo delle prime rose.

Qui di seguito sei poesie accompagnate da sei dipinti a tema inverno per celebrare il primo mese dell’anno.

 

Gennaio

 

I pattinatori, di P. Bruegel

 

Nel mese dell’inverno,

quando c’è freddo e gelo

vogliamo intorno al fuoco

far risate e canzoni

parlare con gli amici

e dipingere il cielo

dedicarci all’amore                          

non avere padroni.

Giuseppe Pontremoli 

 

Tramonto

 

Tramonto montano, di A. La Martina

 

Fili neri di pioppi –

fili neri di nubi

sul cielo rosso –

e questa prima erba

libera dalla neve

chiara                                               

che fa pensare alla primavera        

e guardare                                 

se ad una svolta                             

nascano le primule –

Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri –

la nebbia addormenta i fossati –   

un lento pallore devasta                

i colori del cielo –

Scende la notte –

nessun fiore è nato –

è inverno – anima –

è inverno. 

Antonia Pozzi

 

Neve 

 

Nevicata, di M. Di Fazio

 

Cade la neve a falde larghe e piane,

da ore e ore senza mutamento.

Non una voce; non un fil di vento;

non echi alle casupole lontane.

Nei boschi e nelle immense Alpi lontane

ogni soffio di vita sembra spento.

Sotto quel bianco ammanto è un sognar lento            

di piante, d’erbe e di speranze umane. 

Ada Negri

 

Nevicata 

 

Al focolare, di C. Filippelli

 

Dalle profondità dei cieli tetri

scende la bella neve sonnolenta,

tutte le cose ammanta come spettri;

scende, risale, impetuosa, lenta

di su, di giù, di qua, di là, s’accenta

alle finestre, tamburella i vetri…

Turbina densa in fiocchi di bambagia,

imbianca i tetti ed i selciati lordi,

piomba, dai rami curvi, in blocchi sordi…

Nel caminetto crepita la bragia… 

Guido Gozzano

 

Cosa c’è nell’inverno

 

Neve, di C. Courbet

 

Oltre la pioggia irosa

con il suo gioco alterno

del batti e ribatti,

nel cuor dell’inverno

c’è un’altra cosa.             

Oltre la neve che posa

coi fiocchi gelati

sui monti e le valli,

sugli alberi e i prati,

c’è un’altra cosa.

…C’è quella dolce cosa

che si chiama speranza,                 

e al di là della nera

nuvolaglia che avanza,

vede la primavera

color di rosa. 

Mercede Mundula

 

La canzone della neve

 

Disgelo, di C. Monet

 

Sotto il morbido mantello

della neve immacolata

dorme l’erba scolorata

dorme nudo l’alberello.                   

Dorme il ghiro, dorme il tasso 

la lucertola si stira                      

lo scoiattolo sospira

con un suon di contrabbasso.

Ma nel solco che lo serra

veglia il seme di frumento

lo vedremo al sole, al vento,     

rinverdir tutta la terra.                     

Lo vedremo al tempo bello

d’oro il campo rivestire                 

finge intanto di dormire

sotto il candido mantello 

Diego Valeri

 



× Ciao!