12 Gen I FIORI DI GHIACCIO
Chi ha sempre pensato che i fiori fossero solo primaverili si sbagliava!
I fiori di cui stiamo parlando galleggiano sul Mar Glaciale Artico e sbocciano d’inverno, assumendo forme appuntite simili ai fiocchi di neve.
Ovviamente non si tratta di veri e propri fiori, ma di imperfezioni del ghiaccio, che si trovano in superficie e assumono forme tutte differenti tra loro.
I fiori di ghiaccio non sono altro che cristalli di ghiaccio che crescono quando l’aria molto secca è molto più fredda dell’acqua e così si viene a creare un nuovo sottile strato di ghiaccio, su una superficie dell’oceano. L’umidità dell’acqua di mare diventa disponibile ad un’atmosfera fredda e i venti superficiali sono bassi, permettendo la sovra-saturazione.
Si generano da imperfezioni nel ghiaccio superficiale in presenza di temperature estreme sotto lo zero, intorno ai -22°C. In poco tempo crescono in altezza con delle forme appuntite. A causa del deposito di aerosol salati il contenuto di sale nei fiori di ghiaccio è circa tre volte superiore che nell’acqua di mare. Sono la sede ideale per il proliferare di una grande varietà di microrganismi, dalle misteriose capacità di adattamento a climi tanto rigidi. La forte concentrazione di batteri muta il fiore in un piccolo ed effimero ecosistema temporaneo, simile a quello di una barriera corallina.
Questo particolare fenomeno fu studiato da Jeff Bowman, uno studente laureato alla University of Washington.
Jeff e il suo professore Jody Deming fecero delle ricerche nel Mar Glaciale Artico finalizzate proprio ad uno studio multidisciplinare nell’Oceano Artico centrale che combina oceanografia, microbiologia e scienze planetarie, con l’obiettivo di spiegare questo fenomeno.
Attualmente Bowman e Deming stanno tentando di creare una struttura in laboratorio, che possa consentire la coltivazione di questi fiori di ghiaccio artificiali, con lo scopo di studiare meglio il fenomeno e raggiungere una migliore comprensione di come una forma di vita possa essere in grado di sopravvivere in condizioni così estreme.
Questa ricerca potrà essere utile anche per studiare eventuali forme di vita su altri pianeti intrappolate nel ghiaccio.
Un tale spettacolo della natura durante gli inverni estremi del Mar Glaciale Artico dovrebbe essere, almeno una volta nella vita, degno di visita.