A Casa di Lucia | NATALE A CASA UNDERWOOD
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NATALE A CASA UNDERWOOD

A casa di Janet e George Underwood nel quartiere residenziale alla periferia della città, come nella maggior parte delle case inglesi, si inizia l’installazione dei decori natalizi a metà novembre (dato che il lavoro da fare è parecchio) se si vuole che sia ultimato per il 25 dicembre. Dal giardino davanti a casa a quello sul retro passando per l’interno dell’abitazione, ogni dettaglio deve essere al suo posto.

Nel giardino di fronte fanno bella mostra di sé due renne in metallo contornato di fili di luci e un folletto dal berretto a punta dello stesso materiale. Di fianco alla porta d’entrata un abete risplende di palline colorate e lucine bianche.

All’interno ogni porta e finestra e il corrimano delle scale che portano al secondo piano sono incorniciati da ghirlande verdi con palline blu e argento, i due colori scelti quest’anno da Janet come base per tutte le decorazioni; e quando dico tutte, intendo dalla tovaglia per il tavolo del pranzo natalizio ai piatti, alle palline per l’albero di Natale della living room e la sala d’ingresso, alle candele. Stelle di Natale bianche e rosse punteggiano la veranda insieme a folletti dal cappuccio appuntito e candele anch’esse rosse. Piccole renne, omini di neve, mini babbi Natale, mele d’argento, tazze decorate con stelle, vassoi contenenti caramelle e cioccolatini sono sparsi su mensole e tavolinetti. Anche sui cuscini del divano in veranda babbo Natale, la renna Rudolph e le stelle sono presenti. Sulla disposizione delle luci e sulla scaletta musicale con brani natalizi Janet ha lasciato carta bianca a George che, come sempre, ha fatto un ottimo lavoro, sincronizzando i fili di luci dall’esterno all’interno in modo che si accendano uno via l’altro, creando quasi una melodia luminosa e rendendo la casa un ininterrotto luccichio.

È una giornata grigia e fredda con pioggia leggerissima (il drizzle) che quasi non si vede, riuscendo comunque a infradiciare cose e persone; ma dentro casa Underwood c’è un tepore dolce, allietato dalla musica di sottofondo “We wish you a Merry Christmas, we wish you a Merry Christmas…”

Fin da ieri pomeriggio Janet si è data da fare in cucina. Quest’anno a pranzo ci saranno: Hanna col marito John e i due bambini Harry e Susan; Olivia, la seconda figlia, di ritorno da un viaggio di studio in Giappone; e Ethan, il figlio più piccolo giocatore di football, in trasferta a Manchester con qualche giorno di vacanza; e lei ha deciso di preparare sia il tacchino ripieno che il Gammon arrosto per accontentare i gusti di tutti.

Per prima cosa ha preparato il ripieno per il tacchino a base di crema di castagne mescolata con cipolle, pangrattato, burro e spezie.

Poi è passata alla salsa per il Gammon fatta con miele, zucchero di canna e brandy.

Preparato il tacchino con aglio, salvia e rosmarino e via in forno, ha messo in pentola il Gammon a lessare con le verdure.

Come dice il grande Gordon Ramsey? “Il Gammon crudo è la coscia di maiale disossata e salata che una volta cucinata diventa prosciutto cotto” ma perché la trasformazione avvenga c’è bisogno di qualche accortezza.

Col tacchino ormai pronto, stamattina, Janet ha messo il Gammon lessato dentro una teglia e vi passa con delicatezza sulla superficie la lama di un coltello, creando tante piccole losanghe al cui interno posiziona un chiodo di garofano; poi versa la salsa al miele coprendolo bene e lo mette in forno caldo per un quarto d’ora. 

Intanto fa saltare in padella i cavolini di Bruxelles con il bacon. Ieri è dovuto correre George a comprarli, ché lei li aveva dimenticati. Può essere Natale senza cavolini in tavola? Certo che no!

Nel secondo forno, della cui presenza Janet gioisce ogni Natale, si stanno arrostendo le patate e le Pigs in blanket, piccole salsicce arrotolate nel bacon.

La salsa Chutney a base di mele per accompagnare il Gammon l’ha comprata in barattolo e anche gli Yorkshire pudding da riempire col gravy (o col gelato alla vaniglia a fine pasto, perché no? Dopotutto è Natale).

Janet tira fuori dal forno il Gammon e lo ricopre ancora una volta col fondo di cottura: dovrà farlo più volte nei prossimi tre quarti d’ora perché venga glassato a puntino.

Nel frattempo va a controllare che a tavola ci sia tutto. Ah, ecco cosa manca: i Christmas crackers! Già immagina le risate di adulti e bambini quando, tirando di qua e di là le caramellone, uno dei due resterà con in mano solo la carta colorata. Sulla credenza è gia pronto il dolce natalizio, il Christmas pudding preparato con tanta tanta uva passa e le Mince pie, tortine ripiene di frutti rossi e l’immancabile uvetta.

Su uno dei tavolinetti il gioco preferito dei nipoti, il Monopoli di Harry Potter.

Il trillo dell’orologio dei forni avverte che gli arrosti sono pronti, George dà un’ultima controllata alle luci e allo stereo, va in cucina e, insieme a Janet, porta in tavola il tacchino ripieno e il Gammon dorato con le patate arrosto, i cavolini e le pigs in blanket, mentre la sala da pranzo si riempie di deliziosi profumi.

Il campanello suona festoso, Janet e George si scambiano un dolce, complice sorriso: è Natale a casa Underwood.

We wish you a Merry Christmas, we wish you a Merry Christmas, we wish you a Merry Christmas and a Happy New Year!”

 

Cliccando sui link sotto potete ripercorrere tutto il fil rouge che abbiamo dedicato alle diversità che attraversano il Natale e i suoi festeggiamenti:

https://www.acasadilucia.org/2024/12/15/i-presepi-nel-mondo/

https://www.acasadilucia.org/2024/12/16/ogni-fottuto-natale/

https://www.acasadilucia.org/2024/12/18/natale-dallaltro-lato-del-mondo/



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