25 Ott COLORI E SAPORI DELL’AUTUNNO
Autunno deriva dal verbo latino augere ovvero aumentare, arricchire, il cui participio passato auctus + la desinenza -mnus danno origine al latino autumnus.
Andando ancor di più alle origini, rintracciamo la radice sanscrita av- o au- che esprime l’idea del saziarsi, del godere. Ecco che, contrariamente a quanto si possa immaginare, la parola autunno non ha il significato della stagione che prepara al tramonto, al declino dell’inverno, bensì, al contrario, l’autunno è la stagione ricca di frutti che la natura ed il lavoro dell’uomo hanno preparato.
Le tiepide giornate di sole e i paesaggi dai colori intensi che spaziano dal giallo, all’arancione fino al rosso offrono uno spettacolo unico.
Nel periodo autunnale luce e calore si riducono drasticamente, questo cambiamento climatico avvia il fenomeno della metamorfosi cromatica delle foglie (foliage) il cui colore verde è dovuto alla clorofilla un pigmento presente nelle piante. La sua funzione principale è quella di assorbire la luce solare che serve a produrre l’energia necessaria all’organismo vegetale per lo svolgimento delle proprie funzioni vitali, mediante un processo complesso che prende il nome di fotosintesi clorofilliana. Oltre alla clorofilla nelle foglie sono presenti altri pigmenti, i carotenoidi dal colore giallo-arancione che hanno la funzione di proteggere le foglie dall’esposizione eccessiva alla luce e, fino a quando la clorofilla è abbondante, il colore verde predomina ma con la riduzione di concentrazione di quest’ultima durante l’autunno, questi pigmenti diventano visibili e donano alle piante i caratteristici colori della stagione. Il colore rosso è invece determinato da pigmenti chiamati antocianine, che non sono sempre presenti nelle foglie ma vengono prodotti solo in autunno quando inizia il processo di distacco e alla base delle foglie comincia a formarsi uno strato di separazione che interrompe il passaggio dello zucchero da quest’ultime ai rami. Lo zucchero, che rimane quindi intrappolato nelle cellule della foglia, reagisce con alcune molecole presenti nella linfa trasformandosi in antociano.
In questo periodo dell’anno la natura ci riserva tante ricchezze da assaporare per il benessere del nostro organismo: prodotti ricchi di vitamine e proprietà antiossidanti e mineralizzanti. In autunno si raccoglie l’uva per la vendemmia e le olive per l’olio, ma anche mele, pere e kiwi.
Nei boschi spuntano i funghi, erbe spontanee ma è anche tempo di castagne, noci, nocciole, melograni, zucche.
Quando si parla di dolci d’autunno, i colori caldi delle foglie che cadono si riflettono nei piatti. Tonalità di arancio, marrone e giallo dominano la scena, con ingredienti come le castagne, le zucche e le mele che diventano protagonisti indiscussi. Ogni morso è un inno alla stagione e i loro sapori avvolgenti rappresentano un vero e proprio viaggio sensoriale, dove le note dolci e i profumi delle spezie si mescolano a quelli dei frutti di stagione.
Questo periodo dell’anno invita a riscoprire ricette tradizionali e a esplorare nuove creazioni culinarie, rendendo le tavole più accoglienti e festose.
Nel mio giardino e nell’orto il rigoglio estivo di fiori e frutti si è assopito: le ultime rose regalano con modestia sfumature aranciate, cedendo al fascino delle fiammeggianti foglie del cachi; le zucche mature hanno concluso il loro cammino e aspettano di trasformarsi in piatti che scaldino il cuore e il palato. (cit. Armonia in tavola)