A Casa di Lucia | IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE
35059
post-template-default,single,single-post,postid-35059,single-format-standard,theme-bridge,bridge-core-1.0.2,no-js,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,columns-4,qode-theme-ver-18.0.4,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE

Fu proprio nel corso di un’estate che acquistai il libro di Clara SanchezIl profumo di foglie di limone”.

Passeggiavo per le strade della località di mare nella quale avevo deciso di trascorrere le vacanze e, trotterellando di qua e di là per i vicoletti bianchi e stretti, notai in fondo ad uno di questi delle bancarelle che vendevano libri.

Curiosando tra queste notai un libro dalla copertina verde sulla quale era una ragazza ritratta di spalle, dai lunghissimi capelli bruni e ondulati, immersa fino alle ginocchia nell’acqua del mare.

Lessi la quarta di copertina e mi convinsi ad acquistarlo.

Il libro si intitolava appunto “Il profumo delle foglie di limone” di Clara Sanchez, autrice spagnola di cui ignoravo l’esistenza fino a quel momento.

Il libro (che presi ampiamente sottogamba) è in realtà un romanzo dalle diverse sfaccettature.

La protagonista, Sandra, è una trentenne sola, in un momento difficile della sua vita. Non ha realizzato granchè nella vita ed ha scoperto di essere incinta di un uomo di cui non crede di essere innamorata.

Per tutti questi motivi, apparentemente, decide di allontanarsi da tutto e tutti e di trasferirsi  nella casa al mare della sorella per un po’ di tempo.

Due righe più su ho utilizzato l’avverbio “apparentemente” non a caso.

Sandra infatti senza rendersene conto si trasferisce nella casa al mare della sorella non per allontanarsi da tutti i suoi problemi, bensì per risolverli: in modo totalmente inconscio sa che quella casa della Costa Blanca potrà esserle utile a districare quel senso di vuoto e di smarrimento che la pervade da tanto tempo.

Un romanzo esistenzialista quindi o introspettivo?

Niente affatto.

Sandra decide di trasferirsi sulla Costa Blanca quando la bella stagione volge al termine e l’aria è ancora pervasa dal profumo delle foglie di limone che arriva fin giù al mare.

Mentre si stabilizza e si adegua alla sua nuova casa, fa la conoscenza di una coppia di anziani tedeschi, gentili e dolci, da subito comprensivi e disponibili nei suoi confronti.

Questa coppia di teneri vecchietti finisce per regalarle momenti di tenerezza, dolcezza, starle accanto, introducendola alle loro amicizie e donandole man mano un’amicizia che fino a qualche mese prima avrebbe ritenuto impossibile.

In realtà i due amabili vecchietti non sono chi dicono di essere.

Dietro la maschera di dolcezza e comprensione si nascondono due efferati criminali nazisti.

Sandra lo scopre per puro caso, come per puro caso scopre che gli amici che frequentano sono tutti ex criminali di guerra con il preciso intento di ripristinare il vecchio status quo di estrema destra.

Per Sandra, incinta e ripugnata da tutto ciò che scopre man mano riguardo i due anziani, l’obiettivo è smascherarli e consegnarli alla giustizia.

Decide quindi di non fuggire e di far finalmente qualcosa che abbia valore: aiutare Julián, un ragazzo conosciuto da poco per puro caso, a smascherare quei lupi travestiti da agnelli e fare giustizia. Non solo per i morti, ma anche per chi è sopravvissuto e la vita l’ha persa comunque.

Mentre leggevo il libro della Sanchez, ciò che mi ha colpita è stata la delicatezza adottata dall’autrice, che quasi mai parla esplicitamente degli orrori dell’Olocausto.

Vengono accennati solo dei brevi riferimenti, spesso innocenti, come ad esempio la paura di fare la doccia con la porta chiusa, probabilmente per una terrificante somiglianza con le camere a gas, che però fanno percepire meglio di un qualunque racconto esplicito non tanto l’orrore dei campi, che nessuno che non l’abbia vissuto potrà mai davvero capire, quanto la profondità della cicatrice lasciata sui superstiti, più indelebile di qualunque tatuaggio.

Bisogna poi considerare che la Sanchez, classe 1955, ha vissuto la dittatura fascista di Francisco Franco,  terminata  solo nel 1978.

In Spagna, per questo motivo, è in corso da diversi anni un acceso dibattito sul proprio passato politico, sulle fascinazioni naziste e la collusione del regime con i criminali tedeschi in fuga dopo la fine del secondo conflitto mondiale.

Un libro quindi, quello della Sanchez, non esistenzialista né tantomeno un giallo, bensì il racconto di una giovane donna in totale crisi personale che per puro caso si imbatte nell’orrore dell’animo umano.

Impara a sue spese che l’apparenza inganna, che due docili vecchietti possono essere più feroci dei lupi e che un ragazzo apparentemente sprovveduto può in realtà rappresentare quanto di più eroico e coraggioso ci sia.

La stessa Sandra, sola e senza obiettivi, scoprirà qualcosa in più riguardo se stessa e il mondo che la circonda, in modo totalmente inaspettato.

Scopri la magia della Costa Blanca seguendo il link https://www.acasadilucia.org/2024/07/10/alicante-tra-storia-e-leggenda/

E assapora la Spagna con la Paella al link sotto:

https://www.acasadilucia.org/2024/08/21/paella-di-pesce/

Prendi in prestito il libro in biblioteca https://www.acasadilucia.org/prodotto/il-profumo-delle-foglie-di-limone



× Ciao!