A Casa di Lucia | BOOKBLOGGER: Miriam Messina
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BOOKBLOGGER: Miriam Messina

Le parole “donne” e “libri evocano subito grandi scrittrici: a titolo personale e non esaustivo, Jane Austen, le sorelle Brönte, Agatha Christie, Isabel Allende, Oriana Fallaci, in questo periodo Donatella Di Pietrantonio. 

Oltre le scrittrici, però, sono tantissime le donne che con dedizione, cura e fantasia si occupano dell’immenso, vasto e affascinante mondo dei libri. 

Andiamo a conoscere alcuni degli altri “mestieri dei libri”, come ad esempio, bookblogger, traduttrice, editor, libraia, commessa, editrice, raccontati dalle stesse donne che ci lavorano e che potrebbero essere fonte di ispirazione per chi deve scegliere un percorso di studi, e/o per chi vuole addentrarsi ancor di più in questo cartaceo mondo. 

Tra i “mestieri” dei libri soprattutto delle nuove generazioni, che sia un vero e proprio lavoro o una passione, ci sono sicuramente i/le bookblogger, che negli ultimi anni, da facebook e youtube fino ai più attuali Instagram e Tik Tok, sono aumentati – e direi esponenzialmente. 

Per il seguito di followers che hanno ed i consigli “libreschi” che dispensano, sono ricercatissimi/e ormai da scrittori e case editrici, tanto da poterli definire book influencer

Questo mese conosciamo Miriam Messina, una delle book blogger più attive in Italia. Durante il lockdown, ad aprile 2020, per tenersi in compagnia di chi ha la sua (la nostra) stessa passione, ha ampliato le sue attività sui social con interviste a scrittori e scrittrici, in particolare emergenti, che riesce a mettere a proprio agio come se stessero parlando con una cara amica. Miriam pubblica anche propri aforismi sui canali social. 

Qual è la difficoltà maggiore che incontri con quest’attività?

“Riuscire a leggere tutti i libri che mi chiedono di promuovere”.

Qual è invece la soddisfazione maggiore? 

“La soddisfazione maggiore è essere cercata dagli scrittori e dalle case editrici grazie alla mia reputazione”.

Ci racconti un aneddoto legato al tuo “lavoro”? 

“Quando intervistai un autore famoso, non mi ero preparata le domande e pensavo di andare a braccio, ma mi emozionai e non mi veniva in mente nulla, da allora ho imparato che devo avere sempre 10 domande scritte preparate in anticipo, perché il ritmo dell’intervista è importantissimo.”

A tuo parere, i social (intesi come account di bookblogger, scrittori, club di libri) hanno fatto aumentare o diminuire la lettura negli ultimi anni? 

“Ciò che ha fatto diminuire drasticamente la lettura dei libri è stato l’avvento degli smartphone, che danno la possibilità di accedere a tutto tramite il telefono. Prima invece se ti annoiavi dovevi per forza leggere un libro in tram, in treno, in sala d’aspetto, eccetera. Credo che i bookblogger e i gruppi di lettura siano un ottimo strumento per far tornare di moda la lettura. Soprattutto i tiktoker hanno avvicinato gli adolescenti ai libri.”

Ci sveleresti un “trucchetto” del mestiere o se hai un tuo rito “scaramantico”?

“Non ho riti particolari perché non sono scaramantica. Trucchetti del mestiere neanche, cerco di aggiornarmi e di seguire le tendenze senza perdere mai di vista lo scopo principale, che è quello di parlare di libri a 360 gradi.”

Cosa consigli a chi vuol fare il tuo stesso “lavoro”? 

“Di alternare cultura e lettura a capacità di capire cosa vuole il pubblico e come veicolare il messaggio.”

A chi dedichi la Donna che sei oggi? 

“Dedico la donna che sono a mia madre, che, pur intelligentissima, non ha avuto possibilità di studiare e neanche di godersi la vita pienamente perché è morta troppo presto.”

Un libro che ci consigli? 

“Il nuovissimo “Tutta la vita che resta” di Roberta Recchia.”

Il tuo prossimo sogno da realizzare o già in realizzazione? 

“Diventare la bookblogger più famosa d’Italia.” 

Sei sulla buona strada Miriam! 

L’algoritmo del mio account Instagram, ovviamente, mi propone vari bookblogger: ce ne sono tantissimi/e, vi assicuro però che si evince quando propongono libri che non hanno letto, quando propongono trend ma non contenuti. 

Miriam Messina non fa sicuramente parte di questa categoria. 

Ringrazio Miriam per la disponibilità e vi invito, se non lo fate già, a seguirla sui suoi canali social. 

“Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”

(Marguerite Yourcenar – Memorie di Adriano) 

Dedicato a chi ancora fonda biblioteche!

Vuoi saperne di più su Marguerite Yourcenar? Segui il link e leggi l’articolo della nostra Luisa https://www.acasadilucia.org/2024/05/26/marguerite-yourcenar/

Leggi, poi, la recensione sul suo libro “Memorie di Adriano” curato dalla nostra Deborah. Segui il link



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