10 Mar RINASCE IL MUSEO MARIO PRAZ
Mario Praz nacque a Roma nel 1896. Dopo una prima laurea in Legge nel 1918, frequentò a Firenze l’Istituto di Studi Superiori, laureandosi in Lettere nel 1920. Dal 1923 al 1934 visse in Inghilterra, dove insegnò Letteratura italiana all’università di Liverpool e, dal 1932, a quella di Manchester. Con la pubblicazione di La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, nel 1930, un saggio di straordinaria originalità e “verve” sulla sensibilità erotica nella letteratura del romanticismo e del decadentismo, si affermò definitivamente come studioso e saggista di livello internazionale. Rientrò in Italia nel 1934 per occupare la cattedra di Lingua e Letteratura inglese all’Università di Roma (che tenne fino al 1966) e nei decenni successivi creò la prima scuola scientifica di Anglistica in Italia. Contemporaneamente, sviluppò e affinò la sua vena di scrittore originale, pubblicando una lunga serie di volumi in cui la scrittura elegante, limpida e concisa si combinava con una ben definita vena di eccentricità. Morì a Roma il 23 marzo 1982.
La casa-museo racchiude decenni di appassionato collezionismo e ne riflette gusti e inclinazioni: dall’amore per il periodo napoleonico all’interesse per l’arredamento d’interni e per gli oggetti d’uso dello stesso periodo, alla profonda cura per il dettaglio visibile nella scelta della posizione di ogni reperto, sulla base di rispondenze non solo estetiche ma anche culturali e intellettuali.
La complessità della personalità di Mario Praz è sintetizzata anche nel nuovo logo del museo: include il suo profilo come ritratto-cameo, di gusto neoclassico, i libri, che alludono alla sua grande carriera di anglista e saggista e la frase da lui stesso citata in occasione dello spostamento da Palazzo Ricci a Palazzo Primoli, tratta dall’Antico Testamento “Sapientia aedificavit domum sibi”, “la Sapienza si è costruita una casa”.
“Oggi aggiungiamo un altro piccolo ma prezioso tassello al nostro patrimonio culturale, la casa museo di Mario Praz, arguto critico letterario e anglista” – dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che ha inaugurato la riapertura dopo i restauri, iniziati nel 2020, curati dal MiC e coordinati dalla direttrice del museo, Francesca Condò, con la collaborazione della restauratrice Silvana Costa.
“Mi piace ricordare, conclude Sangiuliano, l’anticonformismo di Praz, la sua posizione di osservatore distaccato, propria del conservatore, che lo portò ad una critica aspra del Sessantotto”.
Il Museo ha riaperto al pubblico il 2 marzo. Per il momento, in forma promozionale, l’ingresso sarà gratuito.