23 Feb BERLINO TRA NUMERI E CURIOSITA’
Berlino, in quanto capitale tedesca, è un mix di culture eclettiche, con tante personalità e molti aspetti interessanti da scoprire.
Secondo un recente studio, la città è sede di 180 musei e in media qui piove per 106 giorni l’anno.
Il simbolo della città è un orso perché il nome della città pare derivi da Bär, il cui significato è proprio “orso”. Tale scelta sarebbe datata alla prima metà del Duecento, quando uno dei discendenti di Albert Bär, primo marchese di Brandeburgo, fondò la città.
Il piatto più mangiato è ormai un classico street food: il Currywurst. Pare che la ricetta sia stata creata nel 1949, quindi nel dopoguerra, da Herta Heuwer, che aveva un piccolo banco nel quartiere di Charlottenburg. La signora mescolò concentrato di pomodoro, salsa Worcester e curry e usò questa miscela per condire un tradizionalissimo würstel. Oggi, se passeggiate per le strade della capitale, è impossibile non imbattersi almeno una volta in un chiosco o un locale che lo propone.
I semafori di Berlino sono speciali: anziché un semplice omino, nel semaforo pedonale compare un uomo con tanto di cappello. Questo simbolo è conosciuto come Ampelmännchen ed è diventato così famoso da essere un motivo ricorrente nei negozi di souvenir!
L’area di Berlino ha più ponti del centro storico di Venezia: 1700 contro 436.
La città non solo ospita il famoso Festival del Cinema, ma è anche la sede della European Film Academy. Inoltre in città ci sono ben 270 sale di proiezione e oltre 1000 società di produzione.
Quasi la metà di Berlino è coperta da prati o alberi: ben il 44%. Questo la rende una delle capitali più green del nostro continente.
A Berlino sono state inventate alcune cose che oggi fanno parte della quotidianità o che comunque sono diventate famose in tutto il mondo. Ad esempio, qui sono comparsi i primi piatti pronti da scaldare.
La capitale tedesca è una città così vasta che è alquanto difficile muoversi sempre a piedi. I mezzi di trasporto sono attivi e comodissimi. Tra metropolitana, autobus e tram, c’è una fermata ogni 500 metri.
Come accade anche in altre città del mondo, le attività dei musicisti di strada sono regolamentate. Per esempio, possono suonare solo in 42 stazioni della metropolitana (e non in tutte 173) e solo per sessanta minuti. Se invece si esibiscono su un marciapiede, non possono fare uno spettacolo superiore al quarto d’ora.
Uno dei suoi eventi più importanti è la Festa della birra, che ricopre un’area di circa 2,2 km quadrati.
La città è nota anche per l’invenzione dello sciacquone a pulsante, il segnale SOS dell’alfabeto Morse e il primo computer, inventato dal signor Konrad Zuse, al quale è dedicata una sezione all’interno del Technikmuseum.
Una delle cose che rende unica Berlino, però, sono i suoi graffiti. Basti pensare all’East Side Gallery, la galleria d’arte a cielo aperto più grande del mondo
La FKK (Freikörperkultur, letteralmente “cultura del corpo libero”) è uno dei costumi più diffusi in tutta la Germania, con profonde radici storiche: in questo Paese, infatti, il nudismo è una pratica ricorrente, specie nelle saune. Attenzione, però: a Berlino è talmente tanto accettato, che si pratica anche in città!
Quando si vuole soggiornare nella capitale tedesca, si ha davvero l’imbarazzo della scelta! Si può decidere di dormire nei classici alberghi oppure ostelli, o meglio ancora optare per case sugli alberi, hotel galleggianti o addirittura un albergo con all’interno il più grande acquario cilindrico del mondo.
Ma una delle cose più particolari che è possibile vedere a Berlino sono i luoghi adibiti al book crossing. Fra i luoghi segreti di Berlino è infatti annoverato anche un vecchio albero, il cui tronco è utilizzato proprio per custodire i libri che vengono lasciati a disposizione di chi vorrà leggerli.
Inoltre, per chi vuol seguire un percorso alternativo, non c’è nulla di più adatto che immergersi nella leggenda della Dama Bianca.
La Dama Bianca sarebbe un fantasma che per molti anni è apparso nei castelli reali tedeschi. Vestita completamente di bianco, dalle sembianze dolci, si limitava a chinare il capo, in segno di saluto, quando incontrava qualcuno.
Durante il dicembre dell’anno 1698, la Dama, apparve nel castello di Berlino e pronunciò le seguenti parole: “Vieni… giudica i vivi e i morti… io, attendo il giudizio”
Il fantasma della Dama, sarebbe lo spirito di Berta Von Rosenberg di Neuhaus, vissuta nel XV secolo.
Le sue apparizioni sembrano documentate fin dal 1486, nel palazzo di Bayreuth e l’ultima sua apparizione risale al 1879.
Pur trattandosi di una leggenda, vi è tutta una documentazione a supporto degli avvistamenti che la rende degna di nota per chi voglia vivere un’esperienza più alternativa della città.
Tornando alla realtà tangibile e spostandosi all’aperto, non bisogna dimenticare che a Berlino si trova il più grande giardino cinese d’Europa. È situato all’interno del Gärten der Welt, a Marzahn. I visitatori possono prendere parte a una cerimonia del tè nel giardino giapponese. E ci sono anche giardini balinesi, coreani e mediorientali, nonché un giardino rinascimentale italiano, un giardino arbustivo, un giardino cristiano, un giardino paesaggistico inglese e un labirinto.
Non di minore importanza sono gli späti, parte fondamentale della cultura urbana di Berlino. Sono piccoli negozi, gestiti in gran parte da turchi. Vendono principalmente bevande e tabacchi, ma anche dolci, snack e generi alimentari. Ve ne sono circa 1.000 e rimangono aperti fino a tarda ora e anche la domenica.
Insomma, tra curiosità e luoghi meno noti, abbiamo visto quanto Berlino possa nascondere oltre i monumenti e i percorsi tradizionali. Non resta che avventurarsi.
Buon viaggio!
Per approcciarsi alla città a 360 gradi, rimandiamo alla lettura dei seguenti articoli, che la analizzano da un punto di vista letterario e culinario:
https://www.acasadilucia.org/2022/04/07/noi-i-ragazzi-dello-zoo-di-berlino/
https://www.acasadilucia.org/2024/03/11/come-si-preparano-i-currywurst/