A Casa di Lucia | IL MERAVIGLIOSO REGALO DELLA BEFANA
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IL MERAVIGLIOSO REGALO DELLA BEFANA

C’era una volta, un paese lontano e freddo con tanti castelli ed in ognuno di questi, viveva un bambino.

Miei Dolcissimi Lettori, Grandi e Piccini siamo addirittura al Polo Nord … dove regnano ghiacci, mari meravigliosi che ospitano orsi bianchi, teneri pinguini e soltanto il 19 aprile 1968, Ralph Plaisted riesce ad arrivarvi con un gatto delle nevi, dunque prima conquista confermata del Polo avvenuta con i mezzi di superficie, mentre il 17 agosto 1977 la rompighiaccio nucleare sovietica NS Arktika raggiunge il Polo, e sarà indicato come il primo mezzo navale che viaggia sopra la superficie dell’acqua ad aver raggiunto il Polo Nord.

Dunque, proprio in quei posti meravigliosi, incantati, incontaminati ed eterei, nel castello più bello, viveva il Principe “Ghiacciolino d’ Oro”.

I bambini di quel paese si annoiavano e stavano sempre chiusi nelle loro case e nessuno giocava con gli altri. Anche il Principe, solo, come gli altri bambini, era scontento.

L’unico divertimento era la Sfera delle Meraviglie, di un cristallo prezioso e trasparente come i ghiacci del polo Nord …

Ogni bambino ne possedeva una e all’interno ammiravano ciò che non avevano mai visto dal vivo, ossia: i ghiacciai maestosi ed immobili, i cieli azzurrissimi e magici, tutta la fauna dei ghiacci ed in più, in mondi insospettabili, ammiravano verdi paesaggi, fiori profumati e tante variopinte farfalle …

Questi bambini trascorrevano la vita chiusi in casa guardando sempre e solo la Sfera. Che desolazione …

Un giorno però, la sfera del Principe “Ghiacciolino d’ Oro”, si guastò: non splendeva più e lui non poteva vedere più cose meravigliose e straordinarie. Così diventò triste anzi, tristissimo.

Il Principe allora, prese la sua Sfera e la portò da un omino che viveva lontano dal castello che con un piccolo tocco nel punto giusto, l’avrebbe riparata.

“Ghiacciolino d’Oro” camminava in fretta perchè la via era lunga, molto lunga tanto da annoiarsi senza vedere farfalle, stelle, sole, nevi e ghiacciai nella Sfera rotta e dunque con pazienza, molta pazienza, decise di allungare il passo.

Prima arrivava e prima sarebbe tornata allegra la sua vita!

Giunse dall’omino che con il suo tocco al punto giusto fece rifunzionare la Sfera delle Meraviglie. “Ghiacciolino d’ Oro” esultò dalla gioia e di ritorno al castello, più che camminare correva, saltava e ballava con girotondi agili ed incredibili.

Tanto saltò che la Sfera, gli scappò di mano proprio mentre passava su un ponte.

Precipitò nell’acqua e affondò per sempre…………..

Il Principino allora cominciò a piangere e disperarsi perchè senza la sua Sfera delle Meraviglie non avrebbe più potuto ammirare le meraviglie dell’Universo.

Ad un certo punto della sua disperazione, magicamente ed inspiegabilmente, “Ghiacciolino d’Oro”, si sentì invaso di una Luce dolce e potente allo stesso tempo. Alzò i suoi stupendi occhi verdi, tra i ghiacci e le nevi del Polo Nord e finalmente, per la prima volta in vita sua vide una Stella che con la sua scìa nel cielo trapunto di luccicanti altre stelle, lo invitava a seguirla perchè insieme agli Angeli ed alla Befana carica di doni già a bordo della sua magica scopa, l’avrebbero condotto in un Luogo d’ Amore, dal misterioso e penetrante profumo mai sentito fino allora della Meraviglia dell’Amore.

La Befana allora commossa, caricò il Principe “Ghiacciolino d’ Oro” e tutti i bambini del paese dei castelli sulla sua scopa volante per poter ammirare dal vivo e senza la Sfera di Cristallo l’Universo con i loro bellissimi occhi e poterono inginocchiarsi a Gesù Bambino nel giorno del Suo Santo Battesimo.

Tutti furono strafelici perchè la gioia non si ottiene attraverso le Sfere, ma semplicemente aprendo i propri cuori all’Amore, quello che ci ha indicato Dio mandando sulla Terra Suo Figlio Gesù, appunto.

Inoltre, Piccini Miei, non immaginate quanti meravigliosi regali e leccornie vi giungeranno dalla Befana quest’anno, se aprirete ancor di più i Vostri Cuoricini all’Amore, e non solo per Natale … s’intende.

BUON EPIFANIA A TUTTI, GRANDI E PICCINI!



× Ciao!