A Casa di Lucia | – 4 AL NATALE: VA’ A BETLEMME
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– 4 AL NATALE: VA’ A BETLEMME

Era inverno
e soffiava il vento della steppa.
Freddo aveva il neonato nella grotta
sul pendio del colle.
L’alito del bue lo riscaldava.

Animali domestici stavano nella grotta.
Sulla culla vagava un tiepido vapore.
Dalle rupi guardavano
assonnati i pastori
gli spazi della mezzanotte.

E li accanto, sconosciuta prima d’allora,
più modesta di un lucignolo
alla finestrella di un capanno,
tremava una stella
sulla strada di Betlemme.

Boris Pasternak

Betlemme che in ebraico significa “La casa del pane” e in arabo “La casa della carne”, è il luogo di nascita di Gesù Bambino e meta di pellegrini di tutto il mondo. Durante il mio viaggio in Terra Santa di alcuni anni fa, sono riuscita a raggiungere quel piccolo villaggio tanto immaginato fin da bambina, quando arrivavano a casa gli zampognari e mi conducevano con la melodia di “Tu scendi dalle stelle” in quella grotta divina dove è nato il Salvatore. Nonostante le tante difficoltà, controlli di soldati armati di kalashnikov, da Gerusalemme ostinatamente scesi in Palestina in pullman perchè mai e poi mai avrei lasciato quella terra senza aver prima vissuto i luoghi della Natività.

«C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”» (Lc 2, 8-12).

Giunta in paese prendemmo un taxi che ci portò direttamente al Campo dei Pastori, a Bet Sahur. Qui la Custodia di Terra Santa ha edificato il santuario del “Gloria in excelsis Deo”, dove si commemora il primo annuncio della nascita di Cristo. Che emozione percorrere quel vialetto pavimentato, fiancheggiato da pini e cipressi mentre da lontano giungevano le voci di un coro che inneggiava “Gloria a Dio nel più alto dei cieli”. Impossibile non unirsi a quelle voci nel canto, ricordo limpidamente quel momento indelebile.

L’esterno, con la pianta a forma di decagono, ricorda una tenda di pastori nomadi. All’interno l’altare al centro invita ad inchinarsi a pregare mentre si ammirano le scene evangeliche dell’apparizione celeste, dei pastori che si dirigono a Betlemme e dell’adorazione al Bambin Gesù. Il torrente di luce che entra attraverso i cristalli della cupola ricorda quello che circondò quegli uomini. Dieci angeli dipinti cantano con i pellegrini “Gloria in altissimis Deo et in terra pax hominibus bonæ voluntatis”.

Dal Campo dei Pastori raggiungemmo la Basilica della Natività, una delle Chiese più antiche del mondo e oggi Patrimonio Mondiale dell’Unesco. All’entrata fui accolta da un tripudio di candelabri sospesi al soffitto, dalle più svariate dimensioni e di una bellezza unica. Ma la mia meta era la Grotta della Natività, dove una stella segna il luogo esatto della “mangiatoia” in cui nacque Gesù. Pochi scalini e mi ritrovai catapultata nel tempo, in quella notte magica dove tutto si realizzò. Il mio cuore esplose di gioia e lacrime bagnarono il mio viso senza che me ne accorgessi. Poi fu la volta della “Grotta del Latte”: secondo una leggenda, il luogo dove la Sacra Famiglia si sarebbe nascosta a causa della strage degli innocenti ordinata da Erode. Qui mentre allattava Gesù, Maria avrebbe versato alcune gocce di latte materno rendendo la caverna bianca come il latte. Soprattutto le donne visitano questa grotta per ricevere da Maria il dono della fertilità.

Vi invito a trascorrere un Natale nella città dove tutto ha avuto inizio! Betlemme è addobbata con decorazioni natalizie per le festività e partecipare alla Messa di mezzanotte con migliaia di fedeli, sia stranieri che locali, che si radunano in Piazza della Mangiatoia fuori dalla Chiesa della Natività, è un’esperienza unica.

Il Natale è semplicemente magico a Betlemme, non c’è niente di simile! Il periodo natalizio è sicuramente il periodo più emozionante per essere a Betlemme, per vivere quello spirito natalizio presente unicamente in questa città.



× Ciao!