08 Dic -17 AL NATALE: GLI SCRITTORI DEL NATALE
L’atmosfera natalizia che si respira già in questi primi giorni di Dicembre mi ha spinta a fare una passeggiata tra gli scaffali dedicati alla letteratura sul Natale. E sono davvero ricchi e variegati di pubblicazioni con storie, suggerimenti, ricette da provare durante le feste natalizie per renderle sempre più personalizzate e speciali!
Per gli amanti delle novità basterà solo uno sguardo per confrontare le feste di ieri e di oggi e trovare idee nuove o rinnovare le tradizioni.
Ci sono, tuttavia, alcuni libri sul Natale che costituiscono un po’ l’ossatura del tema narrativo natalizio.
Molti degli scrittori più famosi al mondo sono stati colti dall’ispirazione di questo momento magico dell’anno, e ognuno di loro ha aggiunto alla magia del Natale un pezzettino del proprio cuore, entrando a far parte per sempre dei ricordi natalizi di ciascuno di noi.
Primo tra tutti, e non temo smentita, è sicuramente Charles Dickens, con il classico per eccellenza, “Canto di Natale”. In questo romanzo c’è tutto! Ci sono i buoni, i cattivi, la magia del Natale, la famiglia e lo spirito natalizio, prima perduto e poi ritrovato. Dickens, in questa storia, ci mette sicuramente un po’ di sè. Infatti, oltre all’innegabile poesia dell’intero racconto, lo scrittore affronta molti dei temi sociali su cui si è soffermato per tutta la sua vita: lo sfruttamento minorile, l’analfabetismo, la povertà.
Ebbene, Dickens ha conosciuto bene la povertà e la solitudine, dato che, ad appena 11 anni, a causa dei debiti del padre, fu costretto ad andare a lavorare, lontano da casa, presso un conoscente che lo impiegò nella sua fabbrica, con turni di lavoro estenuanti. Nel riscattare il Natale, credo che Dickens abbia voluto riscattare le difficoltà e i sacrifici fatti da bambino e tutti quei Natali trascorsi nelle ristrettezze e nella solitudine.
Anche il Dr. Seuss (Theodor Seuss Geisel), lo scrittore fumettista statunitense di origine tedesca, ha dedicato al natale uno dei personaggi natalizi più famosi: il Grinch, il personaggio che non sopporta il Natale che cerca di sabotarlo in ogni modo, ma che alla fine scopre quanta felicità può donargli. Chissà… proprio le origini dello scrittore, coniugate con la cultura e lo spirito natalizio americani, l’epoca in cui è vissuto, possono avere ispirato l’autore a creare questo personaggio austero dal cuore tenero (vittima della sua solitudine e della sua stessa austerità), liberandolo finalmente in un natale di gioia e di felicità.
Naturalmente, non poteva mancare il nostro Gianni Rodari, lo scrittore per bambini e ragazzi, che, con la sua antologia “Le più belle storie sul natale”, raccoglie storie e filastrocche di tema natalizio tra le più note e divertenti. Chissà quanti di noi avranno sentito canticchiare dalle loro nonne la filastrocca del pastorello, del natale o dell’albero adorno di mille colori che brilla e scintilla… gioia dei cuori…
Anche il grande Tolkien, l’autore de “Il Signore degli Anelli”, non ha resistito alla magia del Natale. Con le sue “Lettere da Babbo Natale”, ci regala un momento intimissimo della sua vita privata, in quanto il libro raccoglie tutte le lettere e i disegni che Babbo Natale ogni anno inviava ai suoi figli, dalla prima, scritta nel 1920 al figlio maggiore, all’ultima, toccante, del 1943, per la figlia.
Louisa May Alcott ci ha regalato il suo “Un sogno di Natale” una raccolta di tre racconti mai tradotti prima, pieni di magia e tutti rigorosamente a lieto fine. Per lungo tempo, questo libro è rimasto inedito anche in America e fu pubblicato solo dopo essere stato ritrovato fra le carte dell’autrice. Mi piace immaginare la sorpresa di ritrovare questi manoscritti in un cassetto chiuso a chiave da anni e l’emozione che può aver provato chi li ha letti per la prima volta, quasi come se l’autrice gliene avesse fatto dono a distanza di tempo. Non pensate che sia anche questa la magia del Natale?
Lyman Frank Baum, l’autore del Mago di Oz, racconta “Vita e avventure di Babbo Natale”, indiscutibilmente il personaggio più amato di tutti i tempi: dalla sua infanzia nella foresta incantata di Burzee – la stessa da cui nascono tutti i magici protagonisti del Mago – al desiderio di dedicare la propria vita a recare doni agli altri. Abbandonato nella magica foresta di Burzee, Santa Claus è un bambino come tutti gli altri. Ma ninfe, elfi e fate lo adottano e, sotto la tutela di Ak, il Signore delle creature dei boschi, Claus impara che tutte le vite umane sono sacre, meritano rispetto e vanno premiate
Sappiamo che Baumann era figlio di un ricco uomo d’affari e che visse nella grande villa “Rose Lawn” in Pennsylvania, luogo che ricordò per tutta la vita come un paradiso. Sappiamo anche che era un ragazzino gracile cresciuto presso un’accademia militare in quanto il padre sperava di fortificarlo finché non ritornò a casa per ragioni di salute. Non c’è forse un po’ del piccolo Lyman in quel bosco incantato?
Ancora, non poteva mancare Selma Lagerlöf, Nobel della letteratura nel 1909 (fu la prima donna a ricevere questo riconoscimento) che ci racconta “La leggenda della rosa di Natale”, ambientata nell’irresistibile Svezia, facendo rivivere una delle più antiche fiabe della tradizione.
Infine , ma sicuramente non ultimo, Truman Capote ci racconta un po’ di sé, in particolare di un Natale della sua infanzia nel “Ricordo di Natale”, in cui un bambino lontano dai genitori e un’anziana cugina un po’ matta, vivono in un’immensa casa di campagna nell’Alabama piena di parenti che “hanno potere su di noi, e ci fanno spesso piangere”.
A questo punto formulo un’ipotesi.
Se è vero che il Natale ispira emozioni e sentimenti in ciascuno di noi, e se le storie che vi ho ricordato sono già parte di ciascuno di noi, e se è vero che in ogni racconto c’è qualcosa di ognuno di questi scrittori, allora è anche vero che c’è un pò di loro in ognuno di noi.
E se tutto questo è vero, allora il Natale è magia.