A Casa di Lucia | IL BENSONE MODENESE
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IL BENSONE MODENESE

Trasferirmi in Emilia Romagna è stata per me una scoperta continua di nuove abitudini, stagioni, colori, odori e sapori. E questa regione, tra dolci e salati, offre proprio a proposito dell’ultima categoria citata un bel florilegio di possibilità con cui deliziare il palato!

Nella mia scoperta del territorio, quindi, grande importanza ha avuto (e ha ancora) l’approccio al suo lato culinario e il bensone è stata una delle tappe imprescindibili di questo viaggio a casa.

Il bensone (“bensoùn” in modenese) probabilmente deriva il suo nome dalla forma dialettale che indica il “pane di benedizione“: un tempo, infatti, si faceva benedire il dolce in chiesa in occasione delle feste religiose e in particolare del Sabato Santo. Inoltre, secondo la tradizione, nel Medioevo questo dolce veniva dato in dono alla corporazione degli orafi e dei fabbri, motivo per cui ancora oggi verrebbe festeggiato il 1° Dicembre, giorno di sant’Eligio, che ne è il protettore.

Esiste però un’altra teoria secondo la quale il nome di questo dolce significherebbe “bel suono” e ciò sarebbe dovuto proprio agli zuccherini che ricoprono la superficie di questa frolla e che, scricchiolando sotto i denti, produrrebbero questo bel suono, appunto.

Qualunque sia l’origine del suo nome, comunque, rimane il fatto che è un classico della cucina modenese, semplice e buono.

Non essendo di origini emiliane, io e mio marito ci siamo affidati per la ricetta alle esperienze altrui. Tra tante proposte, noi seguiamo la ricetta fornita da Carlotta Lolli nel suo blog, che quindi qui vi riporto.

INGREDIENTI

– 500 g di farina 00

– 180 g di zucchero semolato

– 150 g di burro

– 100 g di latte intero

– 2 uova piccole o 1 grande

– 20 g di Sassolino (liquore tipico della zona, ma potete sostituirlo con qualsiasi altro liquore)

– 10 g di lievito in polvere per dolci

– scorza di un limone

– zuccherini per decorare

PROCEDIMENTO

Disponete la farina setacciata su una spianatoia, fate un buco al centro e metteteci il burro, lo zucchero, il lievito, la scorza di limone, poi unite le uova sbattute e amalgamate il tutto.

A questo punto aggiungete i liquidi, cioè il Sassolino (o il liquore di cui disponete) e il latte.

La quantità di latte in realtà dipende dal tipo di farina che usate, quindi aggiungetene gradatamente fino ad ottenere un panetto compatto, tipo pasta frolla.

Quando l’impasto è omogeneo, dategli una forma ovale. Poi spennellate la superficie con del latte e spargeteci sopra un po’ di zuccherini.

Infornate a 180°C per 30/35 minuti. Fate la prova dello stecchino prima di sfornare. Lasciate raffreddare alcuni minuti prima di trasferirlo su una griglia, dove farete raffreddare completamente prima di tagliarlo a fette e servirlo.

Il Bensone è tradizionalmente senza farcitura e va inzuppato nel caffelatte la mattina o nel vino il resto del giorno.

Ne esiste tuttavia una versione che prevede la marmellata al suo interno. In questo caso si stende il panetto ottenuto, si spalma di marmellata (preferibilmente marmellata brusca, cioè di prugne, tipica del territorio) e si arrotola dando sempre una forma ovale.

Per quel che mi riguarda, non ho ancora deciso quale sia la versione che preferisco… mi sa che ho bisogno di prepararne ancora per continuare la degustazione! E voi? Quale preferite?

 

Per approfondire la conoscenza di Modena sotto altri punti di vista, vi rimando ai seguenti articoli:

https://www.acasadilucia.org/2023/09/25/torre-ghirlandina/

https://www.acasadilucia.org/2023/09/25/32736/

 



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