03 Mag EBOOK VS CARTACEO
Il dibattito ebook vs libro cartaceo è sempre aperto e continua ad animare discussioni familiari e quelle tra amici insieme alle opinioni scientifiche.
Uno studio eseguito all’inizio degli anni ’90, aveva dimostrato che la lettura sugli schermi era rallentata e meno accurata.
La Stavanger University della Norvegia ha condotto uno studio su un campione di cinquanta persone. Ai soggetti in esame è stata proposta la lettura della stessa storia breve, metà di loro l’avrebbe letta su ebook, mentre l’altra metà su libro cartaceo.
Terminato l’esperimento i ricercatori sono giunti alla seguente conclusione:
Terminato l’esperimento i ricercatori sono giunti alla seguente conclusione:
“Coloro che hanno letto la storia su libro cartaceo hanno riportato un punteggio più alto nelle misurazioni che hanno a che fare con l’empatia, il coinvolgimento, l’immersione e la coerenza narrativa, rispetto ai lettori di ebook”.
Inoltre, nel 2014 è stato dimostrato che i bambini preferiscono i libri stampati allo schermo di un dispositivo: l’attenzione e la curiosità dei più piccoli cresce nel momento in cui interagiscono con un libro cartaceo piuttosto che con uno digitale. L’importanza del tatto e della percezione visiva diversa rendono, per un bambino, i libri stampati più attraenti. Sulla stessa linea uno studio norvegese ha preso in esame alcuni bambini delle elementari, i quali leggendo il libro cartaceo avevano una maggiore capacità di rispondere alle domande di comprensione del testo.
Gli ebook forniscono il vantaggio di una biblioteca formato pocket sempre a portata di mano. Contengono non uno, ma migliaia di libri, consultabili semplicemente con un click. Inoltre, grazie alle nuove modalità di retroilluminazione non affaticano gli occhi.
Dunque, la modalità di fruizione può interferire sulla capacità di concentrazione umana, che tuttavia non ci impedisce di trovare nella lettura digitale una valida alternativa a quella cartacea.
Chissà che poi la capacità di attenzione e memorizzazione umana non si adatti, come del resto accade da millenni, anche a queste nuove forme di lettura e fruizione di contenuti.
Chissà che poi la capacità di attenzione e memorizzazione umana non si adatti, come del resto accade da millenni, anche a queste nuove forme di lettura e fruizione di contenuti.
Insomma, la battaglia tra conservatori e futuristi, tra tradizionalisti e innovatori, è ancora aperta, si presenta ardua e destinata a durare, non presenta né vincitori né vinti, se non un blando compromesso praticato per amore della lettura.